Caberg è orgogliosa di aver preso parte al Giro d’Italia tramite gli amici fotografi Antonio Barbuto e Claudio Minardi che, seguendo le diverse tappe del Giro, hanno indossato i nostri caschi jet GHOST.
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Caberg è orgogliosa di aver preso parte al Giro d’Italia tramite gli amici fotografi Antonio Barbuto e Claudio Minardi che, seguendo le diverse tappe del Giro, hanno indossato i nostri caschi jet GHOST.
L’edizione n.101 del Giro d’Italia si è conclusa domenica 27 maggio con la tappa finale di Roma.
Caberg, azienda italiana fondata nel 1974, è orgogliosa di aver preso parte ad una delle manifestazioni sportive più importanti a livello internazionale tramite gli amici fotografi Antonio Barbuto e Claudio Minardi che, seguendo le diverse tappe del Giro, hanno indossato i nostri caschi jet GHOST.
Questo modello è infatti in grado di offrire un connubio perfetto tra funzionalità e praticità, essendo equipaggiato con una particolare visiera a forma di occhiale che aderisce al viso grazie alla spugna presente sul profilo inferiore della stessa, oltre ad una maschera che protegge il viso dagli agenti atmosferici e dagli insetti. Grazie ad un meccanismo basculante a molle, il movimento di apertura e chiusura dell’insieme di visiera e maschera è semplice e intuitivo e può essere fatto con estrema facilità utilizzando solo una mano a differenza dei caschi Jet con occhiali o maschere con il tradizionale elastico.
GHOST può essere utilizzato facilmente in 4 configurazioni: 1) completo di visiera, profilo inferiore visiera in spugna e maschera; 2) completo di visiera senza profilo inferiore in spugna e con maschera (ideale nei mesi caldi ma con la sicurezza della protezione del viso da parte della maschera); 3) completo di visiera e profilo inferiore visiera in spugna e senza maschera; 4) solo con visiera, senza il profilo inferiore visiera in spugna e senza la maschera. La calotta, realizzata in due misure, è in materiale tricomposito (fibra di vetro, carbonio, kevlar), inoltre è disponibile anche la versione full carbon con calotta interamente realizzata in Carbonio.
Grazie ancora Antonio e Claudio!