Domande più frequenti

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Domande generali

È meglio di no. È vero che una calotta di materiale composito non subisce alterazioni da contatti con solventi o con benzine. Ma una calotta di materiale termoplastico e l’imbottitura interna di protezione di tutti i caschi non devono essere mai messi in contatto con questi solventi, che ne intaccano i legami chimici e ne pregiudicano le caratteristiche meccaniche, rendendoli inabili alla funzione per cui sono stati costruiti, cioè proteggere in caso di urto. Similmente è consigliabile l’applicazione di adesivi su un casco solo sulla calotta esterna e solo se questa è in materiale composito.
La parte esterna va lavata con acqua e sapone neutro: non si aggredisce il materiale e non si rovinano colori e decorazioni. L’imbottitura di conforto (se non estraibile) e il cinturino vanno anche puliti con un panno bagnato di acqua e sapone neutro e poi lasciati asciugare. L’imbottitura di conforto fissa si può anche pulire con della schiuma a secco, come quella usata per i tappeti e le moquette, che, dopo 15 minuti, va spazzolata via. Per le imbottiture di conforto estraibili vanno eseguite le istruzioni riporate sul cartellino.
Molte vernici sono a base di solventi aggressivi che potrebbero procurare problemi ai legami molecolari del materiale termoplastico rendendolo fragile e pressoché inabile all’uso per il quale è stato concepito. I fabbricanti di caschi utilizzano vernici che sono prodotte con solventi non chimicamente aggressivi e sono accuratamente controllate sia in fase di produzione che di applicazione alla calotta. La calotta stessa subisce preparazioni particolari adatte all’aggrappaggio delle vernici. L’applicazione di vernici da parte di personale non specializzato è consigliabile solo sulla calotta esterna dei caschi in materiale composito.
Molti adesivi promozionali che sono in circolazione hanno una colla che contiene sostanze aggressive che potrebbero procurare problemi ai legami molecolari del materiale termoplastico. Le decorazioni adesive usate dai fabbricanti di caschi vengono prodotte con colle non chimicamente aggressive accuratamente controllate sia in fase di produzione che di applicazione alla calotta. L’applicazione di adesivi da parte di personale non specializzato è consigliabile solo sulla calotta esterna dei caschi in materiale composito.
Un casco si compone di tre componenti necessari: la calotta esterna rigida che serve per sopportare e distribuire gli urti attraverso una parziale distruzione, la calotta interna che assorbe gli urti deformandosi, il sistema di ritenzione che trattiene il casco in posizione durante l’urto permettendo alle altre componenti di svolgere il loro lavoro. A queste componenti possono aggiungersene altre, accessorie, come una visiera, con o senza un meccanismo di movimento, un frontino parasole, una mentoniera, un’imbottitura di conforto, un sistema di aerazione, un sistema di comunicazione.
In tutti i paesi d’Europa la norma tecnica accettata dai governi è il Regolamento 22 della Commissione Economica per L’Europa (ECE= Economic Commission for Europe) delle Nazioni Unite, nella versione più recente (che viene definito in gergo burocratico emendamento), che è attualmente la sesta, oltre ad essere ancora valida la precedente quinta. E’ questa norma a cui comunemente ci si riferisce con la sigla ECE 22-06 ed ECE 22-05. Questa norma richiede che anche le visiere montate sui caschi siano omologate compresi tutti gli accessori. Tutte le altre omologazioni anche se valide in altri paesi (come la DOT, la Snell, la JIS, …) non sono riconosciute valide in Europa.
Per essere venduti nei vari paesi, i caschi debbono rispettare le norme che questi paesi impongono. Queste norme sono di tipo tecnico e/o burocratico. L’omologazione è la certificazione che il casco soddisfa la norma tecnica che il paese ha adottato per permetterne la vendita.
La norma ECE richiede che ogni casco omologato porti un’etichetta distintiva cucita sul sistema di ritenzione (cioè sul cinturino). Questa etichetta porta stampigliati il marchio di omologazione, gli estremi dell’omologazione e il progressivo di produzione. Il marchio consiste in una E maiuscola seguita da un numero, iscritti in un cerchio. Il numero che segue la E maiuscola rappresenta il paese che ha certificato il modello di casco. Per esempio E3 con-traddistingue i caschi omologati dal Ministro dei Trasporti italiano, E4 quelli omologati in Belgio, E1 in Germania, E6 in Olanda… Nella riga sotto il marchio vi sono due numeri: il numero a sinistra rappresenta gli estremi dell’omologazione, dove le prime due cifre indicano l’emendamento al regolamento sulla base del quale il modello di casco è stato certificato (03 rappresenta il terzo, 04 il quarto, e così via) e le cifre successive rappresentano il numero assegnato da ogni paese a ogni modello approvato, il numero a destra rappresenta invece l’ordinale di produzione del casco per il modello omologato. Sulla visiera è invece sufficiente che ci siano incisi solo il marchio e il numero di omologazione.
Nessuna ricerca ha messo finora in evidenza che i materiali usati nella costruzione di un casco possano degradarsi per il solo effetto del passare del tempo. Tuttavia l’esposizione agli agenti atmosferici estremi (molto freddo e molto caldo), così come il contatto e l’esposizione ai vapori dei lubrificanti e delle benzine normalmente usati in ambiente motoristico è plausibile possano avere qualche influenza sui legami molecolari dei materiali usati. Inoltre, per la sua stessa natura, il casco subisce sovente urti di varia entità che ne possono limitare le caratteristiche. Per tutte queste ragioni, per l’usura a cui è sottoposta l’imbottitura di conforto e per l’evoluzione tecnica che rende disponibili prodotti più protettivi è consigliabile sostituire il proprio casco almeno ogni 5 anni di uso. Se poi l’uso è intenso questo intervallo andrebbe accorciato di conseguenza. Se il casco subisce un urto violento, pur senza mostrare segni visibili di alterazione, questo deve essere, per la vostra sicurezza, immediatamente sostituito.
Può capitare che durante il trasporto del prodotto all’interno dei vari imballi, i trattamenti antiscratch e antifog della visiera reagiscano provocando questo effetto senza però pregiudicarne la qualità. Smontate la visisera e con acqua e sapone neutro pulirla internamente.
Per montare la lente pinlock rimuovi la visiera esterna e segui le istruzioni presenti all'interno della confezione pinlock e segui il nostro video tutorial.

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