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Il casco racing GP01 Carbon testato in pista da Motorionline

Il nuovo GP01 Carbon, casco racing top di gamma di Caberg, è stato messo alla prova da Christian Corneo di Motorionline in un test intenso tra pista e utilizzo quotidiano.

Il nuovo GP01 Carbon, casco racing top di gamma di Caberg, è stato messo alla prova da Christian Corneo di Motorionline in un test intenso tra pista e utilizzo quotidiano. Un banco prova ideale per verificare sul campo tutte le scelte tecniche sviluppate dal reparto Ricerca e Sviluppo di Caberg.

Cosa è emerso da questa prova? Un casco omologato FIM Livello 2, con una vocazione dichiaratamente racing, che ha conquistato il tester per fit, stabilità aerodinamica e comfort. Prestazioni che, secondo Motorionline, possono competere con quelle di modelli dal prezzo decisamente superiore.

Doppia omologazione: ECE 22.06 e FIM LEVEL 2

Come sottolineato nella recensione, il GP01 è il primo modello del marchio ad aver ottenuto l’omologazione FIM LEVEL 2, oltre alla già severa ECE 22.06.

Grazie a questa certificazione, il casco è idoneo all’utilizzo in tutti i campionati motociclistici mondiali e offre allo stesso tempo a tutti i motociclisti un livello di sicurezza ai massimi standard, su pista come su strada.

La calotta è realizzata in fibra di carbonio, per garantire il miglior equilibrio tra leggerezza e protezione.

Aerodinamica sviluppata in galleria del vento

Uno degli aspetti maggiormente apprezzati da Motorionline riguarda la stabilità alle alte velocità.

Il GP01 è stato sviluppato in galleria del vento con particolare attenzione all’aerodinamica: lo spoiler posteriore contribuisce a ridurre le turbolenze e a mantenere il casco neutro e stabile anche quando la pressione dell’aria diventa molto elevata.

Durante il test, condotto sulle piste di Imola, Cremona e Vallelunga con moto supersportive e hypernaked di grande potenza, il GP01 si è dimostrato estremamente stabile anche vicino ai 300 km/h, permettendo al pilota di mantenere lo sguardo fermo e concentrato sulla traiettoria.

Comfort anche dopo molte ore in sella

Nonostante la sua anima racing, Christian Corneo evidenzia come il GP01 offra una calzata estremamente confortevole, con una pressione uniforme su fronte e guance, mai fastidiosa.

Gli interni, completamente removibili e lavabili, sono realizzati con tessuti traspiranti e ipoallergenici. La combinazione tra imbottiture e sistema di ventilazione (prese d’aria frontali e superiori, quattro estrattori posteriori) garantisce un ricircolo costante dell’aria, anche dopo molte ore di utilizzo nelle giornate più calde.

Un casco racing completo: dotazioni e SOS Medical ID

Motorionline ha apprezzato anche le dotazioni di serie del GP01, considerate di livello premium: nella confezione sono infatti inclusi una borsa racing portacasco, la visiera trasparente, una seconda visiera scura e il Pinlock MaxVision 120, per ridurre al minimo il rischio di appannamento.

Sul fronte sicurezza, il casco integra la tecnologia Caberg SOS Medical ID, dispositivo NFC che permette di memorizzare dati anagrafici, informazioni mediche e contatti di emergenza del motociclista.

In caso di incidente o malore, basta avvicinare uno smartphone al logo SOS Medical ID sul casco per visualizzare le informazioni e inviare automaticamente la posizione ai contatti selezionati. Un sistema che aggiunge un ulteriore livello di protezione, rendendo il GP01 un alleato prezioso anche nell’uso stradale.

Il verdetto di Motorionline

Dopo un utilizzo prolungato tra pista e strada, il giudizio di Motorionline è chiaro: GP01 Carbon è “promosso a pieni voti”. Christian Corneo parla di “amore al primo contatto”, paragonando le prestazioni del casco a quelle di modelli che costano circa il doppio del prezzo di listino del GP01.

Un casco racing sviluppato in galleria del vento, omologato FIM LEVEL 2, leggero, stabile e confortevole anche dopo molte ore in sella: il GP01 rappresenta al meglio la filosofia Caberg nel mondo delle competizioni.

Il GP01 ha un prezzo di vendita suggerito di 499.99€

Scopri di più sul GP01 Carbon e leggi l’articolo completo della prova sul sito di Motorionline.

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